Impermeabilità

 

 

IL CONCETTO DI IMPERMEABILITÀ.

 
L'argomento impermeabilità è particolarmente delicato, verrà quindi sviluppato teoricamente ma anche con esempi pratici. La definizione di impermeabilità è regolamentata dalla normativa ISO 2281, la quale stabilisce che,: si può dichiarare “ IMPERMEABILE “ se entrano al massimo 50 microgrammi di aria all'interno dell’orologio sottoposto ad una pressione di due atmosfere per un periodo di due minuti.

Questo test se superato, garantisce che l'orologio non subirà infiltrazioni d'aria, la quale se in presenza di un forte tasso di umidità, entrando causerebbe danni più o meno gravi o comunque un deterioramento precoce dei lubrificanti. E' facile intuire quindi la grande differenza pratica che separa il termine IMPERMEABILE da SUBACQUEO.

 

Come abbiamo già consigliato nel decalogo, la verifica di impermeabilità andrebbe eseguita almeno una volta all'anno preferibilmente nel periodo che precede l'estate.

Nel caso di orologi subacquei usati in immersione , il test andrebbe fatto prima di ogni serie di immersioni.

Il test viene eseguito con strumentazione specifica, che consente prove in pressione e sotto vuoto. I parametri di verifica vengono variati in funzione delle caratteristiche dell'orologio.

I risultati dei test vengono stampati e allegati al libretto di garanzia e manutenzione.

 

Vi sono tre circostanze generiche in cui si verifica l'infiltrazione d'acqua.

la prima (la più frequente) riguarda gli orologi ai quali non viene fatta regolare manutenzione, la seconda riguarda il periodo successivo ad un piccolo intervento, ad esempio dopo il cambio pila o regolazione del tempo, la terza quando si usa l'orologio in condizioni al di sopra della sua capacità di tenuta.

Va' considerato che per ottenere la tenuta stagna dell'orologio, vengono messe delle guarnizioni nei punti di contatto delle parti mobili come fondo vetro corona e pulsanti. Le guarnizioni mantengono la loro efficienza per un periodo relativamente lungo, è quindi necessario verificarne lo stato almeno una volta all'anno. In questa circostanza spesso è sufficiente pulire gli alloggiamenti delle guarnizioni ed applicare un velo di grasso siliconato alle stesse. Questa operazione manterrà inalterate le caratteristiche delle guarnizioni per un ulteriore periodo di tempo, il buon esito dell'operazione, andrà verificato sottoponendo l'orologio ad un test di impermeabilità.

Una circostanza spiacevole e purtroppo frequente, è di ritrovarsi con l'orologio pieno di umidità condensata sotto il vetro, questo dopo aver fatto la sostituzione della pila oppure un qualsiasi altro piccolo intervento. Va' fatto presente che, il costante utilizzo di un orologio aumenta la sua capacità di impermeabilità, solo perché negli interstizi prossimi alle guarnizioni vanno a depositarsi particelle di polvere, le quali con l'umidità ed il sudore della pelle creano una ulteriore barriera protettiva. Questo comunque non elimina il deterioramento delle guarnizioni, così in assenza di regolare manutenzione avremo una perdita di efficienza momentaneamente nascosta dai depositi esterni. In occasione di un piccolo intervento, se l'orologiaio non pulisce la cassa e non sostituisce le guarnizioni, richiudendo l'orologio è molto probabile che l'impermeabilità non ci sia più.

Va' quindi ricordato che anche un piccolo intervento al Vostro orologio va' eseguito da personale esperto ed opportunamente attrezzato, questo perché la banalità di un intervento non diminuisce l'importanza di accertare le reali condizioni nel suo insieme, in ogni caso l'orologiaio dovrebbe sempre testare l'orologio dopo averlo chiuso.

L'ultimo argomento è il più complesso da affrontare, ossia determinare quali siano praticamente i limiti del nostro orologio pur conoscendo le caratteristiche dichiarate dal costruttore.

Quanto è già stato detto chiarisce sufficientemente che un orologio dichiarato impermeabile NON è fatto per entrare in acqua. Tuttavia ognuno di noi avrà avuto modo di sperimentare che lavarsi le mani non comporta quasi mai danni all'orologio, questo perché quando è nuovo le guarnizioni tengono a sufficienza ed in seguito come abbiamo già spiegato, viene a formarsi un ulteriore sigillo naturale. Tutto questo però, non è più sufficiente se intervengono situazioni climatiche e di temperatura critiche.

Spiego quindi cosa accade ad un orologio in condizione critica, portando come esempio una situazione estrema ma non per questo rara. Se durante il periodo estivo, dovessimo per ipotesi riposare sotto un ombrellone in riva al mare o al bordo di una piscina, possiamo ipotizzare una temperatura ambientale variabile tra 30 e 40 gradi. L'aria all'interno dell'orologio può raggiungere tranquillamente anche 60 gradi ed oltre. L'aria stessa per effetto del surriscaldamento, tende ad aumentare di volume e quindi ad esercitare una certa pressione verso l'esterno.

A questo punto, è sufficiente lavarsi le mani o essere esposti ad un improvviso temporale estivo con conseguente abbassamento di temperatura, o peggio ancora tuffarsi in acqua, per innescare una reazione inversa.

L'abbassamento repentino della temperatura circostante crea una depressione all'interno dell'orologio, di conseguenza si può verificare una traspirazione dall'esterno verso l'interno dell'aria circostante o dell'acqua se sarà immerso. L'aria satura di umidità entrata all'interno, una volta stabilizzata la temperatura, l'aria ritornerà a riscaldarsi nuovamente ed essendo il vetro la parte più fredda avverrà così il fenomeno della condensazione dell'acqua sulla superficie interna del vetro.

Arrivati a questo punto, il danno è fatto, l'orologio deve essere aperto ed asciugato immediatamente, a nulla serve surriscaldare l'orologio l'umidità non uscirà più. Raffreddandosi la condensa sparirà ma l'acqua all'interno dell'orologio rimane.

Purtroppo anche una piccola quantità d'acqua può provocare danni gravi, soprattutto se è acqua di mare.

C'è comunque una ulteriore problematica che riguarda i danni strutturali causati accidentalmente. Capita spesso che si verifichino infiltrazioni solo perché l'orologio ha subito un urto anche leggero ma proprio sulla corona di carica o su pulsanti. La deformazione o il distacco del manicotto corona compromette lo stato di impermeabilità. Il fenomeno è tutt'altro che improbabile perché pulsanti e corona sono esposti e quindi vulnerabili, unica eccezione (entro certi limiti), riguarda gli orologi che hanno un pronunciamento del profilo di cassa che va' a proteggere la corona .

 

Cremonese Antonio

Modenese Andrea

Dedicato a    Zorzi Giuseppe